
(ANSA) – GORIZIA, 24 GIU – Un ragazzino di 13 anni è morto
ieri annegato nel fiume Isonzo, al confine tra Italia e Slovenia
(dove lo stesso fiume si chiama Soca). La vittima stava
partecipando a un allenamento di kayak quando sarebbe caduta in
acqua senza più riemergere. L’allarme è scattato alle 16.30 e
subito sono intervenuti i Vigili del fuoco delle due nazioni che
hanno avviato le ricerche fino a quando non hanno trovato il
corpo del ragazzino, senza vita. Non è ancora chiara la
nazionalità della vittima.
L’allarme è stato lanciato dagli amici e dai tecnici della
vittima che stavano partecipando al corso di kayak e che non
hanno più visto riemergere il ragazzino. Secondo quanto si è
appreso, la vittima indossava il giubbotto di salvataggio, ma la
corrente del fiume lo avrebbe spinto sotto una roccia con la
propria imbarcazione, impedendone la risalita e provocandone
l’annegamento. Appena hanno individuato il ragazzino, i Vigili
del fuoco lo hanno riportato a riva e subito dopo il personale
sanitario ha cercato a lungo di rianimarlo. La vittima sarebbe
di nazionalità slovena, di Nova Gorica, in prossimità del
confine con l’Italia.
Negli stessi momenti, un altro ragazzino, di 14 anni, è stato
soccorso sul fiume Tagliamento, a Ronchis (Udine), mentre stava
per annegare: era stato trascinato dalla corrente, sbattuto
contro rami e sassi, riportando diverse lesioni. Soccorso dai
Vigili del fuoco, è stato affidato all”equipe sanitaria
dell’elicottero e trasportato in ospedale: non è in pericolo di
vita. Il primo intervento dei soccorritori è stato prestato
dalla sponda destra del fiume, in Comune di San Michele al
Tagliamento (Venezia). (ANSA).
Fonte Ansa.it