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Da Fertilia a Trieste in nome esuli Istria, Fiume e Dalmazia

(ANSA) – ALGHERO, 10 GIU – Da Fertilia (Alghero) a Trieste
via mare nel nome degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. Un
viaggio straordinario, a ritroso nel tempo, di quelli capaci di
far riaffiorare ricordi mai cancellati del tutto.
    E’ il progetto Egea “Ritorno alla Terra dei Padri’:
rappresenta la maniera più concreta possibile per ripercorrere
la rotta solcata da 13 pescherecci con a bordo 53 famiglie di
esuli di Istria, Fiume e Dalmazia che raggiunsero la borgata
marina di Alghero dopo 20 giorni e 20 notti di navigazione lungo
le coste della penisola. Era la primavera del 1948 e per molti
di loro, come ad esempio per Giulio Marongiu, nato a Pola nel
1938 e mai più tornato nella città natale, fu un definitivo
addio alle coste adriatiche.
    Così, il 30 luglio dal porto di Alghero salperà
l’imbarcazione Klizia che riannoderà i fili della storia,
toccando le coste francesi, quelle delle toscane, del Lazio per
arrivare in Friuli, a Trieste passando anche per Croazia e
Slovenia. Un gigantesco ‘giro d’Italia’ per far conoscere una
storia ricca di valori e per raccontare esempi di una
straordinaria capacità di ricostruire una vita partendo da zero
che gli esuli hanno dimostrato ovunque nel mondo. Due i ‘compagni di viaggio’ – fondamentali – che hanno dato il loro
appoggio all’iniziativa: il corpo delle Capitanerie di Porto e
la Rai, main partner, attraverso Rai per la Sostenibilità ESG,
Rainews24, Rai Italia, TgR, Rai Sardegna, Rai Friuli Venezia
Giulia e Radio1.
    L’imbarcazione farà tappa in alcuni dei più importanti porti
italiani, prima di raggiungere le mete da cui partirono le
diverse comunità che crearono ‘Fertilia – Città
dell’inclusione’. Dapprima, nel mese di agosto, si incontreranno
le comunità degli esuli giuliano-dalmati, ma anche quelle dei
sardi che hanno dovuto lasciare la loro terra, in particolare
nei porti di Livorno, Civitavecchia e Gaeta. Quindi l’Adriatico.
    La prima tappa del Ritorno alla Terra dei Padri sarà Ferrara,
luogo dal quale negli anni ’30 giunsero i coloni che
bonificarono i terreni su cui nacque, qualche anno più tardi,
Fertilia. Si raggiungerà, poi, Chioggia, porto da cui partirono
i pescherecci carichi di esuli nel 1948. Sarà la volta quindi di
Venezia, Città simbolo della cultura Adriatica, della quale
Fertilia conserva i simboli rappresentati dal Leone di San
Marco, che domina la Piazza San Marco, e lo splendido campanile
della Chiesa, simbolo anch’esso dell’identità della nostra
intera Comunità. Si arriverà quindi a Trieste e Gorizia, città
nelle quali si prenderà parte ad eventi di straordinaria
importanza come la Barcolana e Gusti di Frontiera. Sarà poi la
volta di Muggia, ultimo baluardo italiano in Istria, e quindi il
viaggio continuerà alla volta di Pirano, in Slovenia e Rovigno
in Croazia. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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