
(ANSA) – UDINE, 17 GIU – Un lungo viaggio sulle tracce di
Catari e Bogomìli, eretici del Medioevo diffusi dai Balcani
all’Europa occidentale, le cui vicende trovano molte analogie in
storie cronologicamente più vicine, come la Shoah, il genocidio
armeno, l’intolleranza verso chi è “diverso” e arriva
nell’Occidente civilizzato. A raccontarlo è il documentario “Bogre. La grande eresia europea” del regista e sceneggiatore
Fredo Valla, in programma al cinema Ariston di Trieste domani.
L’autore lo presenterà dialogando con il giornalista e scrittore
Paolo Rumiz. “In lingua d’oc ‘bogre’ significa bulgaro – spiega
il regista – ma da secoli la parola ha assunto il significato di
inetto, babbeo, colui che maschera la verità. Dal XII secolo ‘bogre’ divenne un insulto diretto ai Catari d’Occitania,
assimilati al movimento dei Bogomìli bulgari, da cui il
catarismo occidentale derivava”. Il film, con la partecipazione
di Giovanni Lindo Ferretti e Olivier de Robert e con Muriel
Batbie-Castell, Gérard Zuchetto, Alain Vidal, Luca Occelli,
Dario Anghilante, è stato girato attraverso Bulgaria, Italia,
Occitania, Bosnia e in cinque lingue (bulgaro, francese,
occitano, italiano e bosniaco). Ricostruisce le relazioni tra i
due movimenti ereticali attraverso i Blacani, l’Italia e la
Francia, ed è prodotto da Chambra d’Oc – IncandenzaFilm –
Lontane Province Film con il sostegno di diversi partner. Quella
di Catari e Bogomìli, ha commentato Valla “è una vicenda
estirpata dai libri di storia, ma che, purtroppo, ritorna
puntuale nel corso dei secoli”. Il regista, che ha collaborato
con Pupi Avati alla realizzazione di diversi documentari
televisivi, ha firmato, tra i suoi ultimi lavori, “Più in alto
delle nuvole”, sull’impresa del primo trasvolatore delle Alpi
nel 1910, Géo Chavez, e “Non ne parliamo di questa guerra”,
dedicato agli ammutinamenti dei militari italiani durante la
Grande Guerra. (ANSA).
Fonte Ansa.it