
(ANSA) – TRIESTE, 21 MAG – Un aumento pari al +13,3% (da 5791
a 6.562) delle persone supportate dai servizi della Caritas, tra
le quali 4.561 ‘nuovi poveri’ che non vi si erano mai rivolti
prima.
Lo rileva il report della Caritas ‘Non ce ne siamo lavati le
mani. Persone, Comunità e Servizi dopo un anno di pandemia’,
presentato questa mattina, che mette a confronto i dati del
periodo tra marzo 2020 e aprile 2021 con quelli tra il 1/o
gennaio 2019 e il 29 febbraio 2020.
Si è registrato un incremento del 16,0% dei giovani residenti
tra 18 e 34 anni con problemi di disoccupazione e del +6,9%
delle persone che si sono rivolte all’Emporio della Solidarietà,
così come il Refettorio ha visto aumentare gli italiani dal 3%
al 9,4%.
Per rispondere al disagio abitativo sul territorio, Caritas ha
aperto nuovi servizi in convenzione con il Comune di Trieste che
hanno permesso di aumentare i posti letto stabili da 45 a 110 e
di accogliere 119 persone senza dimora in isolamento fiduciario.
Sono stati invece 2.736 i migranti provenienti dalla Rotta
balcanica che sono stati accolti, di cui 62 famiglie con 162
minori.
L’Arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi ha spiegato che, oltre ad
analizzare numeri e dati, il report “intende scuotere le
coscienze di tutti di fronte alla povertà resa ancor più grave e
severa dall’avvento della pandemia da coronavirus. Dietro ai
numeri ci sono le persone – ha aggiunto Crepaldi – ci sono dei
fratelli e delle sorelle fragili e bisognosi, ci sono bambini,
famiglie, migranti in difficoltà”.
L’assessore comunale ai Servizi Sociali, Carlo Grilli, ha
evidenziato che “per affrontare un anno così complicato abbiamo
stravolto il servizio di accompagnamento delle persone senza
fissa dimora e di accoglienza alle persone migranti”. (ANSA).
Fonte Ansa.it