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Sciopero taxi: a Bologna non sono previsti altri scioperi

(ANSA) – BOLOGNA, 06 LUG – “Non sono previsti altri scioperi
dopo quelli di questi due giorni, ora confidiamo in un dialogo
tra i sindacati e la politica. Gli scambi fin qui intrapresi ci
soddisfano, ma restiamo sull’attenti: laddove non fosse
possibile stralciare l’articolo 10 del Ddl Concorrenza,
chiediamo che sia riscritto integralmente”. Lo ha detto all’
ANSA il vicepresidente della società società cooperativa
bolognese addetta al servizio taxi Cotabo, Andrea Farnè,
commentando i risultati ottenuti dopo due giorni di sciopero
nazionale dei taxi, dal 5 al 7 luglio. Scioperi che, nelle
principali città, hanno ottenuto un’adesione superiore al 90%.
    “Pensiamo che un confronto con il governo sia possibile – ha
aggiunto il presidente di Cotabo Riccardo Carboni – fermo
restando che quello dei taxi è un servizio pubblico essenziale
che in quanto tale deve essere regolato dalle norme del pubblico
e non del libero mercato”.
    A suscitare le proteste sono infatti i due passaggi
dell’articolo 10 del Ddl Concorrenza che liberalizzano il
mercato del trasporto pubblico non di linea (taxi e Ncc), da una
parte delegando al governo centrale e non più alle Regioni la
gestione del servizio sul territorio, dall’altra aprendo alla
concorrenza con servizi di noleggio con conducente gestiti
tramite app, alla stregua di Uber e Lyft. “Tra le altre cose
chiediamo che venga fatta una differenziazione tra le
cooperative radiotaxi, che svolgono attività aggregative
portando anche valore al territorio e le piattaforme
multinazionali la cui attività principale è invece quella
dell’intermediazione”, ha precisato Andrea Farnè.
    E poi, per Carboni, “il servizio deve restare operativo in
ambito locale e non essere delegato al governo centrale, perché
ogni territorio ha le sue peculiarità”. “Abbiamo il sostegno
della Regione Emilia-Romagna nella persona dell’assessore ai
Trasporti Andrea Corsini – ha concluso il presidente Cotabo –
siamo convinti che il modello dell’Emilia-Romagna sia tutto
sommato efficiente, seppur migliorabile. Non bisogna buttare via
le esperienze positive e bisogna continuare ad avere un servizio
regolato che sia integrato rispetto al resto dei servizi di
trasporto pubblico. Ora attendiamo l’apertura di un tavolo
tecnico”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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