
“Ha tutto: un grande suono, una
splendida tecnica e una musicalità ben oltre i suoi anni”, “Questo giovane è un maestro del repertorio romantico”: sono
solo due dei giudizi che la critica internazionale ha dato del
trentunenne pianista russo Nikolay Khozyainov. Il 29 novembre
alle 20.30 sarà ospite per la prima volta di Ferrara Musica al
Teatro Comunale Claudio Abbado. Il programma della serata è interamente dedicato a
Rachmaninov, nel 150/o anniversario della nascita e nell’80/o
della scomparsa. Si comincia da due brani tratti dalla raccolta “Cinq morceaux de fantasie”, una piccola suite giovanile in cui
già si colgono le cupe sonorità drammatiche che caratterizzano
gran parte della sua produzione. Il primo brano è l’Elegia in mi
bemolle minore, dal carattere triste e meditativo. Il secondo,
il Preludio in do diesis minore, è senza dubbio la pagina più
famosa di Rachmaninov, composta a diciannove anni, nel 1892, da
un giovane rimasto al verde per raccogliere rapidamente denaro,
e divenne in brevissimo tempo un pezzo di successo, entrando nel
repertorio di tutti i pianisti. È anche soprannominato Bells of
Moscow, perché alla fine risuona per sei volte un rintocco di
campana. Il concerto prosegue con l’esecuzione dei “Sei momenti
musicali”. Composti tra l’ottobre e il dicembre del 1896, costituiscono
una raccolta di pezzi per pianoforte in cui il ventitreenne
Rachmaninov riprende diverse forme musicali, quali il notturno,
la romanza, la barcarola, lo studio, il tema con variazioni,
abbracciando un’ampia varietà di temi, tra densità sonora e
intensità melodica. Concluderà la serata l’imponente Sonata n. 1
op. 28, definita da Rachmaninov stesso “lunga e difficile”. La
composizione fu originariamente ispirata al racconto del Faust
di Goethe, e nei tre movimenti è possibile riconoscere i
caratteri contrastanti dei tre protagonisti principali del
dramma: Faust, Margherita e Mefistofele.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it