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‘I pittori di Pompei’, oltre 100 opere epoca romana

(ANSA) – BOLOGNA, 22 SET – ‘I Pittori di Pompei’, una delle
mostre più attese della stagione espositiva autunnale in Italia,
sarà visibile dal 23 settembre al 19 marzo al Museo Civico
Archeologico di Bologna, grazie ad un accordo di collaborazione
culturale e scientifica tra Comune di Bologna e Museo
Archeologico Nazionale di Napoli che prevede il prestito di
oltre cento opere di epoca romana appartenenti alla collezione
del museo partenopeo, in cui è conservata la più grande
pinacoteca dell’antichità al mondo. Il progetto pone al centro
le figure dei ‘pictores’, artisti e artigiani che realizzarono
gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e
dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo e la
condizione economica nella società del tempo, oltre a mettere in
luce tecniche, strumenti, colori e modelli. Il patrimonio di
immagini che questi autori hanno lasciato – splendidi affreschi
dai colori ancora vivaci, spesso di grandi dimensioni –
restituisce il riflesso di gusti e valori di una committenza
variegata e consente di comprendere meglio i meccanismi sottesi
al sistema di produzione delle botteghe. Sono pochissime le
informazioni giunte ad oggi sugli autori di queste opere e quasi
nessun nome è noto.
    Grazie alle numerose testimonianze pittoriche conservate dopo
l’eruzione avvenuta nel 79 d.C. e portate alla luce dalle grandi
campagne di scavi borbonici nel Settecento, le cittadine
vesuviane costituiscono un osservatorio privilegiato per
comprendere meglio l’organizzazione interna e l’operato delle
officine pittoriche. A Bologna, per la prima volta, verrà
esposto un corpus di esempi di pittura romana provenienti da
quelle domus celebri proprio per la bellezza delle loro
decorazioni parietali, dalle quali spesso assumono anche il nome
con cui sono conosciute. Capolavori – per citarne alcuni – dalle
domus del Poeta Tragico, dell’Amore punito, e dalle Ville di
Fannio Sinistore a Boscoreale, e dei Papiri a Ercolano. La
mostra, curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre,
proporrà anche la ricostruzione di interi ambienti pompeiani
come quelli della Casa di Giasone e della domus di Meleagro, con
i suoi grandi affreschi con rilievi a stucco. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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