
(ANSA) – BOLOGNA, 20 LUG – “Adesso mi offrono sempre ruoli
secondari, è difficile avere ruoli da protagonista per una donna
di 70 anni, non è che non ci sono, ma sono pochi. Poi dico al
mio agente che non ho voglia di andare 3-4 mesi in un albergo
senza vedere la mia famiglia, l’ultima volta sono stata 6 mesi a
Vancouver per una serie, Vancouver è una città bellissima, però
sei mesi, senza potersi muovere, mai più”. E’ strano sentirlo
dire da Isabella Rossellini, modella, attrice, regista,
documentarista, scrittrice, una donna che ha girato mezzo mondo,
e ora è, tra le altre cose, una ‘contadina’ orgogliosa nella sua
fattoria ‘Mama Farm’, tenuta di 15 ettari a Long Island, New
York.
In questi giorni la musa di Martin Scorsese e David Lynch si
divide tra Milano e Bologna, e oggi nella città delle Due Torri
ha presentato la versione restaurata dalla Cineteca di ‘Francesco Giullare di Dio’ (nell’ambito della rassegna il
Cinema Ritrovato), diretto dal padre Roberto Rossellini nel
1950. “E’ un film bellissimo, anche perché è scritto da Fellini,
quindi c’è tutto l’umorismo di Fellini e la ricerca etica di mio
padre. E’ una collaborazione molto interessante tra due autori
italiani davvero importanti”. A farla muovere, forse, è quella “curiosità” che le hanno insegnato suo padre e sua madre, Ingrid
Bergman. I progetti, infatti, non mancano nella sua vita. “Io
viaggio volentieri, ma adesso non più così tanto, è faticoso.
Per fortuna sto girando una serie a Boston per Hbo, a sole tre
ore da casa mia. E’ una serie sulla cuoca americana Julia Child,
io faccio la sua amica francese, Simca Beck, che le ha insegnato
a cucinare”. (ANSA).
Fonte Ansa.it