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Torna a Bologna la quinta edizione del festival Ombre Lunghe con un weekend di musica elettronica e di sperimentazione

Ombre Lunghe, format di musica elettronica sperimentale, arti visive e del performativo nato a Bologna, torna dal 31 marzo al 2 aprile (preview il 17 marzo) per indagare la trasparenza del fantasma come medium esplorativo. Il festival, giunto alla sua quinta edizione e organizzato e prodotto da Alivelab, vuole essere un invito alla trascendenza della fruizione musicale verticale in favore di un’esperienza trasversale, indagatrice e che tocchi i diversi livelli di senso. Dal 2014 ad oggi con le sue precedenti edizioni e diversi eventi satellite, Ombre Lunghe ricerca, esplora e propone un percorso sonoro alla scoperta di vecchi e nuovi fenomeni culturali, racconti popolari, prospettive, al fine di indagare le evoluzioni dell’umanità e della società contemporanea attraverso l’arte.

Ad aprire l’edizione, dopo il successo degli eventi organizzati a febbraio in occasione di ART CITY Bologna come anticipazione del Festival, è la preview del 17 marzo al Teatro San Leonardo. A salire sul palco (22:00) sarà Malibu, musicista elettronica francese basata a Stoccolma il cui lavoro si snoda tra ambient music e rarefazioni eteree, orchestrando cori di morbide voci riverberate e progressioni di accordi melodici. Negli spazi di via San Leonardo presenterà il suo ultimo lavoro Palaces of Pity uscito questo novembre per la newyorkese UNO NYC, e che conta la partecipazione di Oliver Coates (violoncello), Madelen Dressler-Vollsaeter (violoncello) e Florian Le Prisé (chitarre). Nata e cresciuta a Pau, in Francia, Malibu ha trascorso i suoi anni formativi studiando teoria musicale e pianoforte al conservatorio, ripercorrendo in parte le orme del padre, pianista jazz e oceanologo. Dopo un periodo in Angola, Malibu torna in Francia dove si innamora dei sintetizzatori anni Novanta. Imbevuta di melodia e di riverbero, la musica di Malibu è un’espressione intima intessuta da archi, campionamenti e la sua stessa voce.

In apertura (21:00) il live del chitarrista Detente, compositore parigino che traduce, con sensibilità per lo strumento acustico, la vaga lontananza degli stati contemplativi attraverso riff di chitarra riverberati e sintetizzatori fuori fuoco.

Si parte ufficialmente venerdì 31 marzo al Teatro San Leonardo con una serata inaugurale all’insegna della sperimentazione internazionale con un parterre di artisti e artiste (TBA) il cui lavoro è, come Ombre Lunghe, una forza riabilitativa e un punto di accesso sincero alla musica e all’arte performativa per generare esperienze culturali e di condivisione.

La notte prosegue poi al Sì con i due dj-set di Bangutot, resident DJ di Club Adriatico e upsammy, artista multidisciplinare olandese, resident dj di NTS radio e del club Garage Noord di Amsterdam, con all’attivo EP e singoli per Nous’klaer Audio, AD93 e Die Orakel e un’uscita in cantiere per la scintillante PAN di Bill Kouligas.

La programmazione di sabato 1 aprile si concentra negli spazi di Ateliersi, allestito per l’occasione con una scenografia immersiva, per tre live set dal respiro internazionale.

Ad aprire la serata (23:00) sarà il live del bolognesePRESENTE, attivo dal 2015 e licenziato dalla concittadina Yerevan Tapes, il suo lavoro è un dipinto a forti tinte di digital emotions e posthuman melodrama. Il focus è la spessa iper-realtà nella quale ci troviamo a fluttuare che nel suo lavoro viene campionato, tagliato e ricucito.

A seguire (00:00) ABADIR (Rami Abadir) producer, sound designer e DJ egiziano basato a Berlino, selezionato dalla piattaforma europea Shape fra i talenti emergenti 2022. Nel suo live audace, combina musica sperimentale, glitch, club e ambient music mescolandoli con loop di musiche Maqsoum del folklore egiziano in una miscela esplosiva. Il suo ultimo album Mutate è uscito nel 2022 per l’etichetta SVNKVLT di Shangai, passando fra gli altri sui prestigiosi palchi di Unsound Cracovia e il festival transmediale di Berlino CTM.

I live set continuano(01:00)  con la producer di musica elettronica aya (Aya Sinclair) con un live magmatico e fluttuante in cui l’io narrante prende corpo in una voce spettrale su un ronzio impressionistico di elettronica astratta. Il suo debut album, estremamente aperto e personale, im holeè uscito nel 2022 per Hyperdub.

A chiudere la notte il dj set estroso di DJ Marcelle, artista visionaria e abile che con la sua esperienza quarantennale mescola generi distanti con uno stile assolutamente personale e attento ai suoni più innovativi. Le sue performance, in cui fa volare una collezione infinita di vinili su tre giradischi contemporaneamente, sono leggendarie e si ispirano a movimenti artistici d’avanguardia.

Il prologo domenicale di Ombre Lunghe è affidato all’associazione Parsec. Il collettivo, bolognese fondato da curatrici, artiste, storiche dell’arte, operatrici del settore culturale e della comunicazione e nato dal desiderio di creare e tenere vivo un dibattito sul contemporaneo, curerà la chiusura del 2 aprile chiamando a sé performer e attori.

Ombre Lunghe è un format pensato, prodotto e organizzato da Alivelab con il sostegno di Bologna Città della Musica, Ateliersi e AngelicA | Centro di Ricerca Musicale in media partnership con Zero Bologna.

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