
Un ricordo commosso e un sentito
grazie per aver insegnato ai bolognesi e a tanti studenti e
appassionati d’arte “a guardare al bello e all’arte di Bologna e
non solo”. È così che Marco Riccòmini ha voluto ricordare il
padre Eugenio, storico dell’arte, professore, critico e
vicesindaco con la giunta Imbeni, scomparso la notte di Natale
all’età di 87 anni.
La sua figura è stata ricordata nel corso dei
un’affollatissima cerimonia laica allo Stabat Mater
dell’Archiginnasio. Tra i partecipanti, anche l’ex presidente
del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi,
l’editore Roberto Mugavero, Romano Montroni, il direttore della
Cineteca Gianluca Farinelli, oltre all’assessore regionale alla
Cultura Mauro Felicori a quello comunale alla Scuola Daniele Ara
e alla delegata alla Cultura, Elena di Gioia.
“Ci sono tante persone a ricordare mio padre – ha aggiunto
Marco Riccòmini – una frazione di quelli che lo hanno amato e
seguito quando faceva le grandi conferenze qui a Bologna. È la
testimonianza più bella che vorrebbe vedere con i suoi occhi: la
città che si stringe intorno a lui e che lo ha amato come
storico dell’arte”. La sua “è stata un’educazione sentimentale
per generazioni di bolognesi e non solo” Di “lascito importante per Bologna” parla anche il sindaco
Matteo Lepore. “Riccòmini stato innanzitutto un servitore delle
istituzioni del nostro Comune e della Repubblica Italiana – ha
sottolineato – . Ha insegnato alle nuove generazioni l’idea del
bello e della storia della nostra città. Il suo è stato un
grande impegno democratico e popolare”.
Commosso anche il ricordo dell’ex sindaco di Bologna Walter
Vitali, di cui Riccòmini è stato un amico e uno stretto
collaboratore. Oltre alla sua attività accademica e di
divulgatore, Riccòmini, grazie “alla sua idea profonda della
cultura, riteneva di doversi avvicinare ai cittadini”, ha detto
Alla fine un lungo applauso ha salutato il feretro, coperto con
una bandiera rossa e un cuscino di rosse, diretto in Certosa,
dove il professore ha scelto di essere cremato.
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Fonte Ansa.it