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Assemblea sul caro biglietti del bus sotto il Comune a Bologna

Un centinaio di persone,
nonostante il freddo e la pioggia battente, hanno partecipato
all’assemblea pubblica organizzata da Potere al Popolo, Sinistra
Italiana, Rifondazione Comunista, Usb, alcuni collettivi, tra
cui Cambiare Rotta ed Extinction Rebellion e diverse
associazioni ecologiste tra cui i rappresentanti del Comitato
Besta, nel cortile di Palazzo d’Accursio.
    L’obiettivo della manifestazione era quello di chiedere al
sindaco Matteo Lepore e a Tper di revocare gli aumenti delle
tariffe del trasporto pubblico, che entreranno in vigore dal 1
marzo. Tra il pubblico, anche l’assessore alla Nuova mobilità,
Michele Campaniello, e il capo di gabinetto, Sergio Lo Giudice.
    “È un rincaro a sorpresa sui biglietti a cui ieri si è
aggiunta una nuova sorpresa dal presidente de Pascale che
conferma quello che diciamo da mesi: Bologna e l’Emilia-Romagna
stanno diventando luoghi per ricchi e per turisti, mentre per le
classi popolari che si muovono con i trasporti pubblici e che
qui pagano le tasse vengono visti come un prostratogli da cui
attingere”, attacca Riccardo Rinaldi di Potere al Popolo.
    “Il Comune è in attivo e Tper è in attivo ma vengono a
prendere i soldi da chi a Bologna studia e lavora – rincara la
dose – Non è più accettabile che Lepore faccia per decreto
questi aumenti, con il codazzo di una sinistra che si dice
ecologista e poi fa il pesce in barile su queste questioni”.
    Sulla stessa lunghezza d’onda anche Federico Serra, che è
stato anche candidato presidente della Regione per Potere al
Popolo. “Bologna sta diventando troppo cara. Queste sono una
città e una Regione che non sono più pensate per i lavoratori e
le lavoratrici – sottolinea – Il trasporto pubblico è il mezzo
principale con cui si spostano i lavoratori che a Bologna vivono
e lavoro nel turismo, nelle aziende e nelle cooperative. Si
poteva fare di tutto, come si è fatto in altre città per evitare
questi rincari – aggiunge – Anche Hera ha alzato le tariffe.
    Queste aziende pubbliche non sono più al servizio del pubblico”.
    Anche Riccardo Gandini, segretario di Rifondazione
Comunista, chiede “l’abbassamento delle tariffe di tutti i
cittadini che usano il trasporto pubblico ogni giorno”.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Fonte Ansa.it

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