
“E’ un passetto verso la verità.
Noi speravamo in questa decisione del giudice, ci abbiamo
creduto e siamo fiduciosi nella Procura, sappiamo che si dovrà
arrivare alla verità”. Sono le parole di Anna Motta, la madre di
Mario Paciolla, il cooperante napoletano trovato morto in
Colombia nel luglio 2020, all’indomani della decisione del gip
del Tribunale di Roma che ha respinto la richiesta di
archiviazione dell’indagine sulla morte del giovane ed ha
disposto nuove indagini. La donna ne ha parlato a margine della
cerimonia con cui il Comune di Napoli ha conferito la
cittadinanza onoraria a Julian Assange.
“La società civile e il mondo dell’informazione ci hanno
aiutato in questo percorso”, ha aggiunto Anna Motta, ribadendo
la posizione della famiglia secondo cui “si è tentato di
nascondere l’omicidio con un suicidio. Ne sono sicura – ha
affermato – e lo dimostra il fatto che Mario era proiettato sul
suo ritorno a Napoli, aveva fatto il biglietto aereo e aveva
avvisato l’ambasciata dicendo che lasciava la Colombia. Queste
sono le prove tangibili del fatto che non si è ucciso”.
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Fonte Ansa.it