
(ANSA) – SALERNO, 09 MAG – “Nostra figlia, appena
diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci
affinché il papà capisca”. Lo ha denunciato attraverso i social
la notte scorsa Annabella Castagna, moglie di Gianluca
Grassadonia, allenatore del Pescara che domani affronterà la
Salernitana in un match che potrebbe valere la promozione in A
per i campani. Il tecnico degli adriatici ha origini salernitane
e la sua famiglia vive a Salerno.
“Dopo cinque giorni di minacce e insulti dirette alla nostra
famiglia, la follia consumatasi questa sera è intollerabile” ha
esordito la moglie di Grassadonia, spiegando la violenza subita
dalla figlia. La giovane, appena maggiorenne, ieri sera è stata
avvicinata da ignoti che l’hanno colpita con spintoni e calci.
“Tutto questo – ha sottolineato Annabella Castagna – per una
partita di calcio. Ci auguriamo che questi criminali, ben
lontani dall’essere tifosi, vengano identificati al più presto,
anche perché questa è la prima volta in cui il bersaglio della
violenza è stato un componente della nostra famiglia.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà in
queste ore così tristi e concitate, ma ci sembra chiaro, ora più
che mai, che la nostra vita continuerà lontano da Salerno. Ci
auguriamo che civiltà e rispetto possano divenire prerogativa di
tutti”.
La notizia, diffusa oggi da alcuni organi di stampa, ha
suscitato la reazione della Salernitana che ha stigmatizzato e
condannato “i comportamenti intimidatori ed offensivi messi in
atto in queste ore da qualcuno nei confronti dei familiari
dell’allenatore del Pescara Calcio, il signor Gianluca
Grassadonia”. Anche il Comune di Salerno, al pari dei tifosi
della Salernitana e dei gruppi ultras, ha preso le distanze
dall’accaduto. “Lo sport resta sport. E noi – ha sottolineato
l’assessore allo Sport, Angelo Caramanno – prendiamo le distanze
da questi idioti che nulla hanno a che fare con Salerno, i
salernitani, la Salernitana. Nulla. Solidarietà a Gianluca
Grassadonia ed alla sua famiglia a titolo personale ed a nome
dell’Amministrazione”. (ANSA).
Fonte Ansa.it