
(ANSA) – CAGLIARI, 12 MAG – Dopo Benevento-Cagliari contro di
lui c’è anche una interrogazione parlamentare. Ma a Dualchi,
paese di 600 anime in provincia di Nuoro, per l’arbitro Var
Paolo Mazzoleni è pronta la cittadinanza onoraria.
La proposta arriva dal sindaco Ignazio Piras. Motivazione? “Finalmente un arbitro imparziale – spiega il primo cittadino –
ha dimostrato grande coraggio, non ha ceduto ai condizionamenti
ambientali e ha avuto il coraggio di certificare la realtà
all’arbitro Doveri, in un momento in cui sarebbe stato molto più
comodo, come dimostrano le reazioni scomposte e pericolose che
ne sono conseguite, chiudere gli occhi e certificare “le verità”
di comodo che piacciono”.
Piras, sardista e tifoso del Cagliari, per il centenario della
squadra del cuore ha colorato panchine e pali della luce del suo
Comune di rossoblù. Ma le ragioni della sua scelta vanno al di
là del tifo. “È in momenti come questi, quando qualcuno si
oppone al pensiero comune e decide di vedere la vera realtà, che
dobbiamo schierarci e non fare finta di nulla, altrimenti
avremmo sempre meno Mazzoleni e sempre più servi sciocchi che si
adattano al pensiero di comodo, a discapito di squadre come il
Cagliari che le salvezze se le sudano in campo ed accettano, nel
caso il campo lo decretasse, anche la retrocessione”.
Una risposta anche all’interrogazione presentata dalla senatrice
Sandra Lonardo, moglie del sindaco di Benevento Clemente
Mastella. “Se tacciamo è chiaro che questo spettacolo indecoroso
e intimidatorio che ne è derivato alla giusta decisione di
Mazzoleni, che seguiva quella altrettanto giusta di Napoli, dove
si è avuto il coraggio addirittura di scomodare il Parlamento
italiano nel corso della peggiore crisi sociale ed economica del
dopoguerra, avrà gli effetti sperati condizionando le ultime tre
partite di campionato grazie ad arbitri lasciati in balia di
certa politica”.
Una promessa. “Alla fine del campionato – chiude Piras – saremo
lieti di ospitare nel nostro Comune Mazzoleni come simbolo di un
calcio pulito che fischia in base a ciò che vede e non in base
ai padrini che ci sono dietro le squadre di calcio”. (ANSA).
Fonte Ansa.it