
Una ridefinizione in maniera
innovativa della disciplina della pesca, finalizzata alla
salvaguardia degli ecosistemi acquatici della Basilicata: è
l’obiettivo che si è posto alla base della proposta di legge
regionale che vede come primo firmatario il presidente del
consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala.
Con l’assessore all’agricoltura, Alessandro Galella, e con il
parlamentare di Fratelli d’Italia, Aldo Mattia, e il segretario
del partito Piergiorgio Quarto, Cicala ha presentato ai
giornalisti, a Potenza, gli obiettivi che si pone la legge “rendendo più attuali e coerenti i principi con la precedente
disciplina in materia, la legge 20/2009, che viene abrogata”. Si
darà la possibilità di “far gestire alle federazioni e
associazioni riconosciute che ne fanno richiesta tratti di fiumi
e laghi al fine di consentire loro interventi di gestione ittica
su specifici tratti di fiume o laghi e di consentire negli
stessi, per le competizioni di pesca ai salmonidi, l’immissione
di trote certificate sterili”. In Basilicata sono oltre mille i
tesserati che praticano pesca sportiva.
Cicala ha sottolineato – secondo quanto reso noto
dall’ufficio stampa del consiglio – che gli obiettivi della
proposta di legge sono quelli di “tutelare la fauna ittica,
disciplinare in maniera innovativa l’esercizio della pesca nelle
acque interne della regione e dare una risposta concreta a tutti
i tesserati”. Mattia ha detto che “il percorso che ha portato
alla proposta di legge è stato puntualmente condiviso con la
struttura tecnica nazionale”, mentre Galella ha evidenziato “la
possibilità di dare in gestione alle federazione e alle
associazioni riconosciute che ne fanno richiesta, tratti di
fiumi e laghi ai fini di pesca sportiva dilettantistica”.
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Fonte Ansa.it