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‘Madonna che scappa’, lettera al sindaco,stop volo delle colombe

“Liberare delle colombe allevate
purtroppo significa anche condannare a morte queste creature.
    Chiediamo di porre fine a questa usanza che può comportare la
morte degli animali coinvolti e di cercare insieme
un’alternativa rispettosa nei confronti della vita, inclusa
quella delle altre specie che vivono sulla terra”. Lo scrive
Carmen Luciano, animalista che ha lanciato una campagna di
sensibilizzazione online per dire no al volo delle nella sacra
rappresentazione della “Madonna che scappa in piazza” di
Sulmona. Con la petizione si invitano i follower a indirizzare
una lettera-appello al sindaco di Sulmona e alla confraternita
di Santa Maria di Loreto, che organizza il sacro rito.
    Le prime lettere sulla casella di posta elettronica del Comune
sono arrivate questa mattina ed è il sindaco, Gianfranco Di
Piero, a prendere una chiara posizione sull’argomento. “Le
colombe sono innanzitutto un simbolo di pace per la liturgia
pasquale e fanno parte di un rituale che ha un carattere
identitario per la comunità. In ogni caso i volatili, dopo
essere stati liberati, tornano a casa, nella voliera. Non
vengono esposti a rischi di morte. Non abbiamo mai ricevuto
segnalazioni diverse nei decenni” commenta Di Piero. Secondo la
tradizione, dal volo delle colombe, dalla caduta del manto nero
che scopre quello verde sottostante, dalla rosa che sorge al
posto del fazzoletto bianco, dipende il raccolto rurale
dell’annata. Una volta liberate, le dodici colombe tornano alla
base che è collocata nella frazione Marane del Comune di
Sulmona.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Fonte Ansa.it

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