
(ANSA) – L’AQUILA, 28 LUG – Il Tar del Lazio,
nell’ordinanza con cui oggi ha confermato la sospensiva alla
revoca anticipata della concessione delle autostrade A24 e A25
decretata dal Consiglio dei Ministri, non ha solo ricordato gli
inadempimenti di Strada dei Parchi spa, ma anche le condotte
dell’amministrazione statale.
In particolare la mancata approvazione del Piano economico
finanziario (Pef) dal 2014 che avrebbe attivato il mega progetto
di messa in sicurezza antisismica prevista nella legge di
stabilità del 2012, dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, e i
mancati adeguamenti dei canoni concessori.
I giudici “rilevano non soltanto i contestati inadempimenti
della concessionaria (per come posti in luce dall’Autorità
ministeriale), ma anche le condotte osservate
dall’Amministrazione concedente, segnatamente con riferimento
alla mancata approvazione del PEF, nonché ai ripetuti mancati
adeguamenti del canone concessorio”.
Negli atti presentati dallo Stato – scrivono ancora i
giudici nell’ordinanza – si parla di “inadempimento del
Concessionario agli obblighi di manutenzione, di controllo
tecnico dell’efficienza e degli altri obblighi previsti a carico
del Concessionario”, in ragione di un rilevato “diffuso stato di
ammaloramento delle infrastrutture, oggetto di reiterate
contestazioni”, tale da dimostrare “la gravità e non
rimediabilità dell’inadempimento”. (ANSA).
Fonte Ansa.it