
Nina Pronk, olandese di 44 anni, è
morta lo scorso 11 maggio in un incidente sull’autostrada del
Brennero tra Bolzano e Egna. In macchina, guidata dal marito,
c’erano anche i 3 figli piccoli, che sopravvissero al terribile
schianto. Una famiglia distrutta, ma a ridosso del funerale, a
sorpresa, è arrivato un messaggio di condoglianze speciale,
firmato da Andrea Bocelli, racconta il genero della vittima,
Peter Velenturf Senior, al quotidiano Alto Adige.
“Nessuno muore finché vive nel cuore e nella memoria di chi
resta”: ha scritto il cantante nella lettera indirizzata al
marito di Nina, Peter Alexander e ai tre figli Senne, Liv e
James.
La famiglia – racconta ancora il Peter Velenturf al giornale
– era partita per l’Italia a inizio maggio per trascorrere, come
già avevano fatto in passato, qualche giorno di vacanza sul lago
di Garda. L’Italia “è un paese che amano alla follia – conferma
Peter Velenturf Senior -. L’anno scorso si erano concessi il
lusso di visitare la Toscana e di partecipare a un concerto di
Andrea Bocelli, un idolo per tutti noi. Questa volta, invece,
avevamo optato per il lago di Garda. Erano felici, scattavano
foto in continuazione, anche da Verona, davanti all’Arena”.
L’incidente si è verificato durante il viaggio di rientro, a
pochi chilometri da Bolzano. A nulla sono valsi i tempesti
tentativi di rianimazione, Nina è morta ancora sul posto. Una
piccola, ma importante consolazione sono le righe inviate da
Bocelli alla famiglia.
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Fonte Ansa.it