
(ANSA) – TORINO, 30 AGO – Si aggrava la crisi del settore
bovini da carne, che negli ultimi 10 anni – segnala
Confagricoltura Piemonte – ha perso nella regione il 22% degli
allevamenti. “L’Italia – ricorda il presidente Enrico Allasia –
importa oltre il 50% della carne bovina che consuma, ma
nonostante questo gli allevamenti zootecnici sono in difficoltà.
I prezzi all’origine sono stazionari o in flessione da troppo
tempo e l’incremento del costo di tutte le materie prime,
compresi i cereali, che negli ultimi sei mesi ha fatto
registrare un aumento di circa il 50%, incide in modo pesante
sui costi dell’alimentazione degli animali, costringendo gli
allevatori a lavorare in perdita”.
Secondo il presidente di Confagricoltura Piemonte, “se questa
situazione dovesse perdurare molte stalle chiuderanno, con un
danno irreparabile per quanto riguarda la qualità delle nostre
produzioni, la filiera agro-zootecnica e la tutela del
paesaggio”.
Anche la Razza Piemontese, che fino a qualche anno fa
sembrava al riparo da crisi di mercato, ha fatto registrare una
flessione dei prezzi dei bovini maschi di circa il 25%
nell’ultimo anno, un calo che spinge molti allevatori a valutare
la conversione della produzione.
Nel 2010 in Piemonte c’erano 3.625 stalle di bovini da carne
che allevavano 264.488 capi. A luglio di quest’anno – evidenzia
Confagricoltura – il numero degli allevamenti è sceso a 2.828,
con 239.821 capi bovini allevati. “In Piemonte in un decennio si
è registrata una flessione del 22% del numero degli allevamenti
– dichiara Allasia – e una volta chiuse le stalle è quasi
impossibile riaprirle: per costituire un allevamento valido dal
punto di vista genealogico servono infatti competenza, passione
e investimenti rilevanti, tutti elementi di cui i giovani non
dispongono. Per questo è necessario concentrare gli sforzi per
evitare che chiudano altri allevamenti”. Confagricoltura ha
chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa
la convocazione di un incontro “per individuare congiuntamente
alle altre organizzazioni della filiera le iniziative da
adottare per fronteggiare l’emergenza”. (ANSA).
Fonte Ansa.it